Decreto Sostegni: ecco i bonus a imprese e partite IVA

DECRETO SOSTEGNI

ECCO I NUOVI BONUS PER IMPRESE E PARTITE IVA

Il Decreto Sostegni, approvato il 19 marzo 2021, introduce un nuovo bonus per imprese, liberi professionisti e lavoratori autonomi con Partita Iva. La novità più importante prevede che il contributo a fondo perduto per i soggetti titolari di partita Iva venga erogato senza più alcuna limitazione settoriale o vincolo di classificazione delle attività economiche.
Gli aiuti del Decreto Sostegni alle partite Iva varranno 11 miliardi. In pratica, ad ogni partita Iva che l’anno scorso abbia visto ridursi il proprio volume d’affari, è offerto un contributo a fondo perduto. L’importo del contributo a fondo perduto sarà determinato in percentuale rispetto alla differenza di fatturato rilevata, come segue:
• 60 per cento per i soggetti con ricavi e compensi non superiori a 100mila euro;
• 50 per cento per i soggetti con ricavi o compensi da 100 mila a 400mila euro;
• 40 per cento per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 400mila euro e fino a 1 milione di euro;
• 30 per cento per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 1 milione e fino a 5 milioni di euro;
• 20 per cento per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 5 milioni e fino a 10 milioni di euro.
In “ogni caso”, viene precisato nella nota del governo, “tale importo non potrà essere inferiore a 1.000 euro per le persone fisiche e a 2.000 euro per gli altri soggetti e non potrà essere superiore a 150mila euro. Il contributo potrà essere erogato tramite bonifico bancario direttamente sul conto corrente intestato al beneficiario o come credito d’imposta, da utilizzare esclusivamente in compensazione”.
Ma come verrà calcolato l’importo del Bonus Sostegni? Il contributo a fondo perduto spetta a condizione che l’ammontare medio mensile del fatturato 2020 sia inferiore almeno del 30 per cento rispetto all’ammontare medio mensile del fatturato del 2019. Ogni operatore economico dovrà mettere a confronto il volume d’affari del 2020 con quello del 2019, dividendo il risultato per i 12 mesi dell’anno. Sulla differenza, che come abbiamo detto dovrà essere di almeno il 30%, con una perdita quindi significativa nell’ultimo anno, si applica poi una percentuale secondo la tabella sopra riportata.
Prendiamo come esempio un’azienda che ha avuto un fatturato nel 2020 pari a 50.000 euro, mentre l’anno precedente era stato pari ad 80.000 euro. La differenza è quindi di 30.000 euro, che diviso per 12 mesi dà come risultato 2.500 euro. Su questo importo si applica l’aliquota del 60%: quindi l’importo riconosciuto sarà di 1.500 euro.
I pagamenti del Decreto Sostegni partiranno dall’8 aprile. Il Presidente del Consiglio Mario Draghi nella conferenza stampa del 19 marzo ha dichiarato che si punta ad erogare i pagamenti di questi contributi a fondo perduto a partire dal prossimo 8 aprile, attraverso un’erogazione diretta da parte dell’Agenzia delle Entrate, che metterà a disposizione una piattaforma telematica dedicata. Tramite questa, il contribuente avrà la possibilità di richiedere il contributo in denaro, oppure di poter opzionare l’utilizzo attraverso compensazione con modello F24 (ex art. 17 del D.Lgs. n. 241/97). Da precisare che questa scelta deve riguardare l’intero contributo (non sarà possibile suddividere l’importo). Per quanto riguarda i controlli e le sanzioni si applicano le regole del contributo a fondo perduto del Decreto Rilancio (articolo 25 del D.L. n. 34/2020, commi da 9 a 14).

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