Il maxi piano della Regione Campania: stanziati oltre 600 milioni

IL MAXI PIANO DELLA REGIONE CAMPANIA

STANZIATI OLTRE 600 MILIONI PER L’EMERGENZA ECONOMICA

La Regione Campania presenta il Piano per l’Emergenza Socio-Economica: oltre 600 milioni di euro per interventi a sostegno di famiglie, imprese e professionisti. Tra le misure principali un contributo alle famiglie con disabili, pensioni minime portate a 1.000 euro per i mesi di maggio e giugno ed il contributo di 2.000 euro alle imprese commerciali, artigiane e industriali. Ma anche bonus a professionisti, lavoratori autonomi, aziende agricole e della pesca; e 30 milioni per il comparto del turismo, duramente colpito dall’emergenza sanitaria.

AZIONE 1

BONUS A MICROIMPRESE A FONDO PERDUTO

Contributo una tantum: euro 2.000
Tempi di accettazione: 15 giorni
Alle microimprese (imprese artigiane, commerciali o industriali con meno di 10 addetti e fino a 2 milioni di euro di fatturato) che rientrano nei settori colpiti dall’attuale crisi economico-finanziaria viene erogato nel mese di aprile un contributo una tantum di 2.000 euro. Tale misura viene attuata anche mediante la collaborazione istituzionale del sistema delle Camere di Commercio e dei Dottori Commercialisti.

AZIONE 2

COSTITUZIONE FONDO DI LIQUIDITÀ CONFIDI

Finanziamento massimo: euro 15.000
Tempi di accettazione: 40 giorni
Viene costituito un Fondo di garanzia tramite i Confidi per la concessione di garanzie su operazioni di credito attivate da microimprese operanti in Campania (a titolo esemplificativo imprese dell’artigianato, del commercio, del settore turistico e culturale, servizi, compresi professionisti, agroindustriali), che non riescano ad accedere al Fondo Centrale di Garanzia di cui alla L. 662/96.  Ipotesi di finanziamenti garantiti con credito su circolante, durata massima di 18 mesi, per un importo massimo di euro 15.000 (Finanziamento medio: euro 10.000).

AZIONE 3

BONUS A PROFESSIONISTI E LAVORATORI AUTONOMI

Contributo una tantum: euro 1.000
Tempi di accettazione: 15 giorni
Ai professionisti/lavoratori autonomi (che hanno fatturato meno di 35mila euro nel 2019 e che autocertifichino una riduzione delle attività nei primi 3 mesi del 2020) viene erogato nel mese di maggio di un assegno individuale una tantum di 1.000 euro ad integrazione di quello già riconosciuto dal Governo nazionale con il DL 18/2020 (Cura Italia). Tale misura viene attuata anche mediante la collaborazione istituzionale dell’INPS e delle Casse di previdenza degli ordini professionali.

AZIONE 4

MORATORIA DEGLI ONERI DOVUTI DALLE IMPRESE INSEDIATE NELLE AREE ASI

Tempi di accettazione: 15 giorni
Viene concessa una moratoria a favore delle imprese per i servizi che ricevono dai Consorzi in applicazione dell’art. 5 della legge regionale n.19/2013. Al fine di consentire ai Consorzi di sgravare le imprese insediate dagli oneri dovuti o da parte di essi, è disposto per il 2020 un trasferimento straordinario ai Consorzi ASI della Campania. Il trasferimento straordinario non potrà essere utilizzato dai Consorzi per sgravare le posizioni debitorie perfezionatesi prima della dichiarazione, effettuata con la delibera del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2020, dello stato di emergenza sul territorio nazionale per sei mesi.

AZIONE 5

BONUS IMPRESE DELL’AGRICOLTURA E DELLA PESCA

Contributo una tantum: da euro 1.500 a euro 2.000
Tempi di accettazione: 15 giorni
Alle imprese dell’agricoltura e della pesca interessata dalla crisi determinata dall’emergenza epidemiologica da COVID-19 (in particolare del florovivaismo, dell’ortofrutta, della zootecnia, della pesca e dell’acquacoltura viene riconosciuto un contributo una tantum commisurato nel seguente modo:
• 1.500 euro per le aziende che hanno fino a 5 dipendenti;
• 2.000 euro per le aziende che hanno più di 5 dipendenti.
I requisiti che devono possedere le imprese sono:
• per le imprese agricole essere coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali, iscritti all’INPS;
• per la pesca essere pescatori autonomi o imprese iscritte nel registro delle imprese tenuto dalle Capitanerie di porto, iscritti all’INPS;
• per l’acquacoltura essere imprese agricole iscritte all’INPS.

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